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Cosa vedere in Sardegna: Aggius e l’arte della tessitura
Itinerari

Cosa vedere in Sardegna: Aggius e l’arte della tessitura

Il borgo dell’interno della Gallura è uno dei posti da visitare in Sardegna. Un percorso tra suggestive vie di pietra, sulla scia dei telai di Maria Lai.

Il piccolo borgo di Aggius, tra i comuni BAI (Borghi autentici d’Italia) e Bandiera Arancione, è un escursione del Nord Sardegna da non perdere durante le vacanze a Isola Rossa, un gioiello nel cuore della Gallura circondato da una rigogliosa vegetazione mediterranea fatta di sugherete e vigneti, ai piedi di una catena di monti granitici unica nel suo genere.

Il paese della Gallura è famoso per il suo tradizionale tappeto, creato dalle abili mani delle donne che ancora oggi praticano l’antica arte della tessitura. Uno scrigno di saperi tramandati nel tempo che ad Aggius sono più vivi che mai, fonte di ispirazione per artisti importanti come Maria Lai. L’artista di Ulassai, conosciuta nel mondo per le sua arte fatta di fili e di storie, ha trovato nel caratteristico borgo a pochi chilometri dall’Hotel Torreruja di Isola Rossa, un luogo dove esprimersi e dar vita a creazioni uniche.

Durante una passeggiata tra le vie strette del centro e le piazzette nascoste, è facile imbattersi nei telai di Maria Lai, realizzati nel 2008 nell’ambito del progetto Essere è Tessere: telai disposti su pannelli di alluminio che rappresentano le trame dei fili e l’ordito del telaio, simbolo identitario di questa comunità. I colori dei pannelli rimandano alle tinte del tappeto a date (giallo, verde, rosso...), il tappeto tipico di Aggius chiamato così per le fasce orizzontali decorate con particolari motivi geometrici. Come vuole la tradizione, ogni fascia veniva realizzata in un giorno di lavoro, in una data, e per realizzare un tappeto, oggi come allora, le tessitrici passano molti giorni al telaio.

“Iniziamo la passeggiata da Via Roma” Sulle pareti di pietra delle case lungo la strada, vediamo le prime quattro rappresentazioni di intrecci, fino al telaio viola posizionato su via Mazzini.

Iniziamo la passeggiata da Via Roma, la via principale popolata da botteghe di artigianato e ristoranti tipici. Sulle pareti di pietra delle case lungo la strada, vediamo le prime quattro rappresentazioni di intrecci, fino al telaio viola posizionato su via Mazzini. A questo punto, proseguendo sulla piccola discesa, ci si addentra nel centro storico di Aggius e si arriva ad uno spiazzo che offre un gradevole panorama sulla campagna di Tempio Pausania: qui, tra balconi fioriti e case di granito, incontriamo il quinto telaio e colorate saracinesche, pitturate con raffiguarzioni di animali del territorio (il muflone, il gallo, gli uccelli...), opere realizzate da 5 artiste donne (Rosanna Rossi, Zaza Calzia, Josephine Sassu, Narcisa Monni, Vittoria Soddu) durante un recente progetto, 5D.

Il periodo di Maria Lai ad Aggius, le opere e il legame dell’artista con il paesello della Gallura

Proseguendo a sinistra si arriva all’ingresso del museo dove è collocato il telaio verde. A questo punto una visita al Meoc è d’obbligo! Nel museo etnografico tra i più grandi della Sardegna è allestita una mostra permanente del tappeto aggese ed è possibile ammirare le tessitrici di Aggius all’opera. Al suo interno sono custodite altre affascinati opere dell’artista Maria Lai: un grande telaio verticale realizzato nel 2005, omaggio alla pratica della tessitura e in particolare alla tradizione aggese, e una delle 31 opere della mostra Tessendo Memorie. I fili di altre storie (oggi conservate in collezioni private) realizzate nel 2006.

Uscendo dal museo, sulla sinistra, si trova la piccola piazza del Rosario e il telaio rosso; vale la pena fermarsi ad ammirare questo scorcio molto suggesivo del paesello, con la piccola chiesetta secentesca.

Uscendo dal museo, sulla sinistra, si trova la piccola piazza del Rosario e il telaio rosso; vale la pena fermarsi ad ammirare questo scorcio molto suggesivo del paesello, con la piccola chiesetta secentesca.

Da qui si ramificano vie strette, intrecciate tra loro come se fossero esse stesse i fili che tessono la vita e le relazioni del borgo. Divertente perdersi tra Via Sperlunga, Via Pretura, Via G. Marconi e Via Paraula, strade di ciottoli incastrate tra le case che creano incroci spigolosi e stretti, ognuna con il proprio telaio, colorate dai motivi geometrici dei tappeti dipinti da artisti locali sulle saracinesche e sulle porticine delle cantine. Proseguendo si arriva alla piccola piazzetta nascosta A. Tortu, un nodo di incontri dove è affisso un altro telaio, e Via Pausania dove si trova l’ultimo telaio e la chiesa di Santa Vittoria.

Il periodo di Maria Lai ad Aggius, le opere e il legame dell’artista con il paesello della Gallura, sono stati illustrati recentemente in un inedito progetto a cura di Mario Saragato e Maria Grazia Battista, “Un paese che racconta”, un libro ricco di fotografie e contributi importanti che raccontano e interpretano la figura straordinaria di Maria Lai. Un documento unico, stampato in pochissime copie, consultabile all’interno del museo Meoc.

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